PIACENZA

 

 

 

HOTELS

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INFORMAZIONE

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AGENZIE

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              STORIA E TERRITORIO

Un tripudio di castelli, rocche, regge e fortezze. E' un territorio pieno di incanto quello della provincia di Piacenza, punteggiato da colline che degradano verso la pianura, speroni di monti e una moltitudine di manieri perfettamente conservati. Il tour dei castelli e' uno dei fenomeni turistici piu' interessanti. Un' idea per un weekend avventuroso e romantico. Esiste un circuito per visitarli e fantasticare di duchi e castellane che sembra possano apparire da un momento all'altro. La passeggiata di 273 mt. sui ciottoli del Ponte Gobbo di Bobbio, piu' che un'attivita'  fisica, e' una vera esperienza mistica. Ad ogni impennata di questo ponte bizzarro e sbilenco, torna in mente la lotta fra San Colombano e Satana. La leggenda vuole che le 11 arcate diseguali del ponte siano nate, appunto, a causa della dura battaglia sostenuta dal monaco medioevale. Non a caso il Ponte Gobbo si chiama anche Ponte del Diavolo. Si potrebbero ascoltare per ore le favole di queste vallate. Sempre a Bobbio in Val Trebbia si ricama anche sull'origine della grandiosa e porticata abbazia di San Colombano. Fu fondata su questo sperone nel 614 da Colombano insieme al re Longobardo Agilulfo per illuminazione divina. Tanto che divenne subito una meta religiosa internazionale intorno alla quale si sviluppo' il borgo storico, con tanto di castello. Completamente diversa l'atmosfera a Grazzano Visconti. Era un villaggio abbandonato, ma fu minuziosamente ricostruito ai primi del 900 intorno ai ruderi di un castello preesistente. Fu Giovanni Visconti di Modrone, padre del regista Luchino, a ricreare, laddove c'era un campo di patate, un villaggio medioevale con tanto di maniero, scuola, falegnameria, fabbro, scuola di ricamo e personaggi in costume. Nel vicino paese di Pontenure svetta il castello di Paterna. E' considerato uno dei piu' interessanti del circuito. Costruito nell' 817, fu a lungo proprieta' dei monaci di San Savino. Oggi e' sede di un'azienda biologica. E sarebbe un peccato perdere la tappa di Castell'Arquato. E' un agglomerato medioevale, c'e' il castello eretto dai Visconti e il borgo originale tutto in pietra, arrampicato su una collina dell'epoca pliocenica (qui una volta scorreva il mare padano) alle pendici dell'Appennino. Splendida la posizione di Rocca d' Olgisio in Val Tidone, verso il confine piemontese: domina la vallata e si erge sopra due torrenti. E' uno dei complessi fortificati piu' antichi del piacentino (VI secolo), e dentro c'e' anche un bed &breakfast. Addirittura I reali d'Inghilterra sono stati spesso ospiti del Castello di Rivalta a Gazzola (1048) uno dei piu' seducenti in Italia per la posizione, a strapiombo sul Trebbia. Abitato dal 1400 dalla stessa famiglia, I conti Landi, e' aperto al pubblico che puo' emozionarsi fra le sale decorate con tanto di salone d'onore e monumentale camino. E c'e' anche una chicca per gli amanti della musica: Villa Verdi a Sant' Agata di Villanova D'Arda, acquistata e ristrutturata dal Maestro e dove lui visse dal 1850 fino alla fine dei suoi giorni.  

                 ENOGASTRONOMIA

Che piacere per il palato un viaggio a Piacenza! Basta dire che qui si trova il maggior numero di vini DOC e di prodotti DOP di tutta la regione. I tesori? Certamente I grandi salumi di eccellenza: Coppa, Pancetta e Salame. Tutti DOP. Significa che I destinati alla loro produzione non possono provenire da altre zone e la lavorazione deve rispettare un protocollo rigidissimo. Ma I risultati si sentono. Pregiati anche I formaggi: il Grana Padano DOP e Provolone Valpadana DOP. Il piatto tipico e' " pisarei e faso'", invenzione della cucina povera per utilizzare il pane raffermo. Gli gnocchetti si servono con un particolare sugo di fagioli (sette fagioli per un gnocchetto). Oltre ai classici anolini ( piccoli cappelletti in brodo) di stracotto, un'altra specialita', dell'antica nobilta' settecentesca, sono I "tortelli con la coda", a forma di caramella e ripieni di erbetta e ricotta. Fra I secondi ecco la coppa arrosto e la "picula ad caval", carne trita di cavallo con pomodori, cipolla e peperoni. Tutti accompagnati da una delle ben 17 tipologie di vino della zona come il bianco Ortrugo. La sapienza enologica e' millenaria. "Vinum meum piacentinum laetificat", il vino sincero piacentino trasmette gioia, dicevano I latini.

 

SITI PER VISITE

 www.unionecommerciantipc.it  www.comune.piacenza.it

www.musei.piacenza.it     www.provincia.pc.it

 

RISTORANTI

www.pizzavacca.it

 

 

SPORT

www.piacenzacalcio.it

LOCALI TIPICI